Per esorcizzare la
paura dell’età, basta mettere un punto tra la prima e la seconda cifra. E’così
che ha fatto Gianni Morandi, che del ragazzo non ha solo la faccia. Invece di
fare un amarcord pieno di monumenti a se stesso e al bel tempo della canzone
italiana, si è inventato Autoscatto7.0, il doppio album che ha appena mandato
nel mondo. Lasciando che fossero i suoi fans di Facebook (più di un milione) a
decretare la lista dei salvati, di cui fanno parte, per esempio "Fatti mandare dalla
mamma a prendere il latte", "Scende la pioggia", "Non son degno di te". La canzone
più votata è stata "Uno su mille ce la fa", cosa che lui non si aspettava per
niente, ma lo stupore è la cifra esistenziale di questo stupefacente cantante
che l’11 dicembre compie 70 anni e si produce nella versione 7.0 di se stesso.
Eppure non è così stravagante che gli italiani si identifichino nei versi di "Uno su mille ce la fa" che, al di là del titolo, è una botta di adrenalina allo
stato puro : «Se sei a terra non strisciare mai/ se ti diranno sei finito non
ci credere/ devi contare solo su di te/ uno su mille ce la fa/ ma quanto è
dura la salita/ in gioco c’è la vita /il passato non potrà tornare uguale
mai.../Non ho barato né bluffato mai/ e questa sera ho messo a nudo la mia
anima/ ho perso tutto ma ho ritrovato me...». E’ un invito a non piangere sulle
nostre sfighe, quello di Gianni Morandi che le cadute le conosce bene (quante
volte ha raccontato il momento in cui è passato di colpo dai 30.000 dischi
venduti al più totale anonimato?) e che molti anni prima di Jovanotti e con uno
spirito anche meno catechizzante, ci ha raccontato che la cosa importante è
rialzarsi. Un po’come faceva Frank Sinatra costruendo un classico della canzone
di tutti i tempi, quel "My Way" che non c’è verso di dimenticarselo. Chi non
desidera, alla fine della giostra, dire: avrò pure sbagliato, ma almeno la vita
l’ho vissuta come volevo io?
Fra l’altro, Gianni Morandi la vita la sta vivendo veramente a modo suo. Infischiandosene delle profezie da fine mondo, ha deciso, per esempio, di affidare alla sua pagina Facebook l’auto-narrazione dei momenti anti-eroici delle sue giornate in famiglia. «Oggi spaghetti al pomodoro, il sugo è pronto» e in pochi secondi scattano 70.000 likes; lui col grembiulino bianco che va a raccogliere l’insalata nell'orto di casa sua e le preferenze lievitano come i numeri di una vincita fortunata, che lascia gli altri giocatori esterrefatti. Solo che stavolta il croupier proprio non capisce perché quel settantenne con la faccia da ragazzo vince sempre lui. Forse perché prende la vita con filosofia? Starà facendo un gioco tutto suo con la morte? Può darsi, intanto mentre tanti altri perdono il tempo a giudicare certi comportamenti troppo giovanilistici, Morandi ha celebrato a modo suo l’elan vital. Accanto alla sua, riascolteremo in questo festoso Autoscatto 7.0 anche la voce di Lucio Dalla, un altro che sapeva dire sì alla vita: infatti non siamo mica tanto sicuri che sia morto.
Fra l’altro, Gianni Morandi la vita la sta vivendo veramente a modo suo. Infischiandosene delle profezie da fine mondo, ha deciso, per esempio, di affidare alla sua pagina Facebook l’auto-narrazione dei momenti anti-eroici delle sue giornate in famiglia. «Oggi spaghetti al pomodoro, il sugo è pronto» e in pochi secondi scattano 70.000 likes; lui col grembiulino bianco che va a raccogliere l’insalata nell'orto di casa sua e le preferenze lievitano come i numeri di una vincita fortunata, che lascia gli altri giocatori esterrefatti. Solo che stavolta il croupier proprio non capisce perché quel settantenne con la faccia da ragazzo vince sempre lui. Forse perché prende la vita con filosofia? Starà facendo un gioco tutto suo con la morte? Può darsi, intanto mentre tanti altri perdono il tempo a giudicare certi comportamenti troppo giovanilistici, Morandi ha celebrato a modo suo l’elan vital. Accanto alla sua, riascolteremo in questo festoso Autoscatto 7.0 anche la voce di Lucio Dalla, un altro che sapeva dire sì alla vita: infatti non siamo mica tanto sicuri che sia morto.
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